LUNEDì 11 SETTEMBRE
TEMA GIORNATA: Messi al Bando nel proprio Paese
Casa Campidanese Boassa Lasio (via Vittorio Emanuele, 29)
ALFREDO SPROVIERI
Alfredo Sprovieri fa parte del Centro di Giornalismo Permanente e a Roma insegna nei laboratori di scrittura della Scuola di Giornalismo “Lelio Basso” e del centro potenziale per giovani adulti “Argolab”.
Si occupa da oltre 20 anni d’inchiesta e reportage; ha fondato e diretto la rivista indipendente Mmasciata, è stato redattore centrale e caposervizio a Calabria Ora e ha scritto, fra gli altri, per: Vanity Fair, Il Venerdì, Repubblica.
Nel 2018 ha pubblicato “Joca il ‘Che’ dimenticato” (Mimesis edizioni), suo primo libro inchiesta con prefazione di Goffredo Fofi che nel 2019 gli è valso il premio “Camminare insieme” istituito dall’Anpi. Nel 2020 a Bruxelles ha vinto insieme a otto colleghi di tutta Europa il Cross Border Prize del programma Comunitario “Stars4media” con l’inchiesta “On the run from the past”.
Nel 2021 con Elena Basso e Marco Mastrandrea ha pubblicato il longform “I Fuggitivi” per Repubblica e “Archivio Desaparecido”, il progetto di memoria attiva sui desaparecidos italiani in America latina: uscito in un sito multimediale, un libro edito da Nova Delphi e un Podcast pubblicato da RadioTre.
Nel 2022 ha pubblicato per Irpimedia il longform “La Seconda porta”, indagando sulla rotta migratoria turca che ha portato alla strage di Cutro. Si è inoltre occupato di una inchiesta su documenti segreti inerenti alla guerra delle Falkland e ha visitato i campi di concentramento fascisti in centro Italia per due differenti lavori prossimi alla pubblicazione.

Ore 18 – Incontro con Alfredo Sprovieri
Presentazione del libro Archivio Desaparecido (Nuova Delphi)
Coordina Valeria Melis
FEDERICO BONADONNA
Federico Bonadonna ha lavorato per oltre vent’anni nel settore delle politiche sociali, e ha diretto l’ufficio per l’accoglienza delle persone senza dimora del Comune di Roma tra il 1998 e il 2008.
Ha vissuto e lavorato in Etiopia, Libano, Siria e Senegal conducendo ricerche sociali sul campo.
Scrive per Il Manifesto, Liberazione, Alternative per il Socialismo, MicroMega.
Nel 1995 ha vinto il Torino Cinema Giovani con il cortometraggio Il vortice dell’anonimo. Ha scritto Il nome del barbone (DeriveApprodi 2001 da cui Citto Maselli ha tratto il film CivicoZero); La cognizione del potere (Castelvecchi 2015), Hostia, l’innocenza del male (Round Robin 2018), 1973. Rock’n roll, nazisti e Monty Python (Round Robin 2020); Sulle corde del tempo. Una storia degli Inti Illimani(con Jorge Coulon, Edicola Ediciones, 2022).
Laureato in Lettere, Phd in Ingegneria e Urbanistica, ha insegnato in varie università tra cui La Sapienza e Roma Tre. Attualmente insegna Antropologia culturale presso l’Accademia delle Belle Arti di Frosinone.

Ore 19,15 – Incontro con Federico Bonadonna
Presentazione del libro Sulle corde del Tempo (Edicola edizioni)
Coordina Marino Carcangiu
MARTEDì 12 SETTEMBRE
TEMA GIORNATA: Il colore della messa al bando
Via Montegranatico
IBRAHIM GALDIMA
Ibrahim Galdima, è nato nel 1995 a Nord del Camerun, in Africa centrale, ha cinque fratelli ed è figlio di un importante capo villaggio. Professione: artigiano. Cinque anni fa, per colpa della guerra, si trova costretto a scappare e arriva in Liguria.
Da subito si integra perfettamente col territorio, partecipando a numerosi progetti politico-sociali e diventando parte attiva del tessuto culturale locale
A Stràngius presenta il libro “Il re
della savana (La Rambla)”.
“Questo libro è passato di mano in mano, di luogo in luogo, come in una lunga staffetta dove il testimone è una storia, quella di Ibra. Molti ne hanno condiviso il destino, in migliaia hanno rischiato come lui di morire, tutti amavano la loro terra. Allora perché ci si mette in viaggio? Nel nostro immaginario lo si fa per piacere, lavoro, per visitare posti nuovi, per relax. In altre parti del mondo ci si mette in viaggio per non essere uccisi. Il libro che state per leggere è uno di quei terribili viaggi. Il protagonista ce l’ha fatta. E nonostante tutto quello che ha vissuto (o forse proprio per questo) ama la vita e l’essere umano”.

Ore 18 – Incontro con Ibrahim Galdima
Presentazione del libro Il re della savana (La Rambla)
Coordina Francesco Guerreschi
ANNA MARIA GEHNYEI
Karima 2Ge’ lo pseudonimo di Anna Maria Gehnyei, cantante, danzatrice, e producer italiana di origine liberiana. La sua carriera artistica inizia come danzatrice ma presto diventa vocalist professionale e dalle consolle delle maggiori discoteche italiane, arriva a collaborare con M2o, diventando una delle voci ufficiali del network ed elemento portante dei suoi eventi.
Nel 2014 arriva il debutto solista con l’album 2G (Soupu Music) interamente scritto e prodotto dall’artista stessa. Nel disco i suoni elettronici rimandano alla bass music con influenze afro e i testi sono in “pidgin-english”, sua lingua madre. I video dei primi due singoli, Orangutan e Bunga Bunga, provocano reazioni in pubblico e critica e c’è chi tira in ballo il nome di M.I.A.. Le attenzioni dei media si moltiplicano: dalle riviste musicali passando per siti di quotidiani come il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano, testate di moda come Vogue e la svedese Bon Magazine fino ad arrivare alla sezione Africa del sito statunitense di culto e tastemakerOkayplayer, tutti sottolineano la forza di un disco che rappresenta appieno un momento storico cruciale sia con i suoni sia con i testi.
Nell’estate 2015 Karima 2G è invitata dalla testata GQ a Milano per partecipare al suo evento FreakOut e proprio a lei spetta aprire alla main artistAzaelia Banks. Le date dal vivo toccano anche palchi austriaci e vari festival italiani, oltre a eventi in cui Karima 2G è chiamata da brand internazionali per fare dj set ben rappresentati dal suo mixtapeRevolution in Progress o ancora dal suo EP Bantu Juke Fever.
Il 2016 è l’anno della pubblicazione di Africa, brano che rappresenta il confine tra la prima parte del suo percorso artistico, incentrato sul tema delle seconde generazioni in Italia, e la seconda, che apre a temi più internazionali. Nello stesso anno, Karima 2G viene selezionata da History Channel e Amnesty International per lavorare sul progetto musicale della serie televisiva ‘Roots’. Successivamente Karima torna in studio per lavorare su brani nuovi e, nella primavera 2017, pubblica Police, singolo che segna l’inizio di un nuovo percorso musicale che guarda sempre oltre i confini e anticipa l’uscita del suo nuovo lavoro, Malala, che apre il suo 2018: un EP contenente cinque tracce electro-world . Grazie al suo percorso artistico, la John Cabot University le riconosce una borsa di studio internazionale, e nel 2020 Karima si plurilaurea in Communications e Political Science. Nel 2022debutta con il suo primo spettacolo teatrale“If There Is No Sun”, di cui e’ anche autrice.

Ore 19,15 – Incontro con Anna Maria Gehnyei
Presentazione del libro Il corpo nero (Fandango)
Coordina Federica Assorgia
MERCOLEDì 13 SETTEMBRE
TEMA GIORNATA: Letteratura e censura
Casa Campidanese Abis, via Roma 58/60
ALESSANDRA CENNI
Alessandra Cenni, ricercatrice e docente di Letteratura Italiana e Letterature Comparate, ha conseguito un dottorato di ricerca internazionale-label europeo presso l’Università di Roma2- Tor Vergata e Atene “Capodistriako” nel 2014, precedentemente aveva ottenuto la specializzazione di tre anni di postlaurea in Letterature comparate greca-italiana presso l’Università di Salonicco (Grecia) Si occupa da molti anni di poesia e di teatro,
didattica e ricerca.
Ha curato l’Opera completa di Antonia Pozzi per diversi editori, dalla prima edizione moderna con Scheiwiller- Garzanti (1986) all’ultima con Bietti (2013) oltre alla biografia: In riva alla vita, (Rizzoli, 2002). Ha scritto anche un accurato ritratto critico-biografico di Emily Dickinson: Cercando Emily Dickinson (Milano, Archinto, 1998) e il saggio biografico Gli occhi eroici (Mursia, 2011) Ha pubblicato poesie che interpreta in forma di performances, allestite in spazi inusuali : Silhouettes-L’Altra Poesia (1994), Le tuffatrici (1997) e Cosmonautiche (2002) , Corpi celesti (2010) che ha ottenuto il primo premio al concorso internazionale di poesia Tulliola, Città di Formia, 2012. Ha ideato e realizzato anche mostre di poesia visiva, tra cui la mostra sulla Lettera come scrittura creativa, con autografi e interventi di poesia visiva, alla Biblioteca Sormani di Milano nel 2010. L’ultima mostra da lei realizzata: “Pietre parlano” è stata allestita nel luglio 2013 nell’antico palazzo della Commenda di Pré a Genova. Nel 2013 è uscito anche il suo primo romanzo, Pietre e onde (Robin-Biblioteca del vascello), presto in e-book: un romanzo d’avventura e filosofico, ispirato alla teoria dell’’eterno ritorno’

In riva alla vita
La breve vita di Antonia Pozzi, nata a Milano nel 1912 e morta suicida a soli ventisei anni, fu consumata da una bruciante ricerca dell’assoluto: l’assoluto della poesia (le sue liriche uscirono postume con l’ammirata prefazione di Montale) e l’assoluto di una passione d’amore senza compromessi, alla quale nessuno, degli uomini di volta in volta amanti, seppe corrispondere. In questa biografia, Alessandra Cenni solleva per la prima volta il velo di reticenza e di mistero che ha avvolto finora la vita di Antonia e scava con sensibilità e partecipazione nella sua personalità tormentata.

Lucida follia. Lettere d’amore a Lina
Già raggiunto il successo con la pubblicazione del suo primo romanzo “Una donna” (1906), in cui raccontava l’abbandono della casa coniugale per conquistare la propria indipendenza, Sibilla Aleramo conobbe a Roma, al primo Congresso nazionale delle donne italiane (1908), la giovane intellettuale ravennate Cordula (Lina Poletti), con la quale iniziò una travolgente storia d’amore. Sono qui raccolte le lettere che Aleramo le scrisse, scoperte e curate da Alessandra Cenni, quale importante documento di storia letteraria e testimonianza dei pionieristici tentativi di cambiare e aprire le relazioni d’amore mettendo al centro l’esperienza dell’amore omosessuale, appassionatamente vissuto e lucidamente analizzato in tutte le sue rivoluzionarie componenti.

Ore 18 – Incontro con Alessandra Cenni
Presentazione dei libri In riva alla vita (Mondadori) e Lucida follia. Lettere d’amore a Lina (Castelvecchi)
Coordina Maria Grazia Cossu
CARMEN YÁÑEZ
Carmen Yáñez è nata nel 1952 a Santiago del Cile. Nel 1975 finisce nelle mani della polizia politica di Pinochet. Scampata all’inferno di Villa Grimaldi, rimane in clandestinità fino al 1981, quando sotto la protezione dell’ONU si rifugia in esilio in Svezia, dove inizia a pubblicare le sue poesie, che negli anni successivi appaiono su riviste svedesi e tedesche. Nel 1997 si trasferisce in Spagna, nelle Asturie, dove tuttora risiede. Ha
partecipato a diversi festival internazionali e nel 2002 a Piacenza le è stato conferito il Premio di poesia «Nicolás Guillén». Presso Guanda sono uscite le raccolte Paesaggio di luna fredda, Abitata dalla memoria, Terra di mele, Latitudine dei sogni, Cardellini della pioggia e Migrazioni.

Al Festival Stràngius presenterà “Un amore fuori dal tempo” (Guanda). “Un’emozionante poetica del ricordo: “Un amore fuori dal tempo” di Carmen Yáñez è il racconto, intriso di gratitudine, di un amore senza paura, che ha attraversato la luce e il buio. Un legame, quello tra la poetessa e lo scrittore Luis “Lucho”
Sepúlveda (1949 – 2020), che ha resistito a tutto, e che nel libro è tratteggiato senza retorica, con il linguaggio semplice del ricordo, e l’emozione della lirica…” (Francesca CingolI, illibraio.it)

Ore 19,15 – Incontro con Carmen Yáñez
Presentazione del libro Un amore fuori dal tempo (Guanda)
Coordina Michela Arisci
GIOVEDì 14 SETTEMBRE
TEMA GIORNATA: Bandidus
Via Municipio, fianco Chiesa San Sebastiano
GIOVANNI FARINA
Giovanni Farina, pastore e poeta, nato a Tempio Pausania nel 1950, ha scontato 42 anni di carcere in più carceri di massima sicurezza. La sua vicenda giudiziaria complessa e controversa registra, oltre che più condanne, altrettante assoluzioni.
Nel carcere di Fossombrone segue un corso per conseguire la terza media e inizia a scrivere poesie scoprendo in questa attività una ancora di salvezza e un modo per stabilire relazioni con il mondo
esterno e uscire dall’isolamento del carcere.
Da anni si dedica alla scrittura. Tra i suoi libri: “In cerca di un’altra luce. Poesie” (1999), “Nonostante i cacciatori di uomini. Autobiografia” (2013), “Poesie. Giuseppe Soffiantini pubblica alcune poesie di Giovanni Farina” (2007), “Aspettando il 9999. Poesie e scritti dall’ergastolo e dal 41-bis” (2015), “Sogni Lucenti tra mura bianche di cemento” (2017), “Femminicidio: da Otello ai nostri giorni” (2020), “Poesie d’amore dal carcere” (2021).

Al Festival Stràngius presenterà i due libri Nonostante i cacciatori di uomini (Anarkiviu) e Nonostante i cacciatori di uomini 2 (Casa Editrice la Contrabbandiera) incentrati sulla vita in carcere e sulle battaglie intraprese per ottenere giustizia.

Ore 18 – Incontro con Giovanni Farina
Presentazione dei libri Nonostante i cacciatori di uomini (Anarkiviu) e Nonostante i cacciatori di uomini 2 (Casa Editrice la Contrabbandiera)
Coordina Andrea Cossu
MARIO GUERRINI
Mario Guerrini, cagliaritano, radio e telecronista, è stato la “voce della Sardegna” per lunghi anni. Dalla sede Rai di Cagliari trasmetteva i suoi servizi di cronaca e sport per i Giornali Radio e i TG della Rai. A Roma ha fatto parte della redazione radiocronache. È entrato nel team di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” e ha lavorato per le più importanti trasmissioni radiotelevisive Rai. Reporter d’inchiesta, ha seguito i fenomeni di criminalità in Sardegna. Ha girato il mondo per raccontare fatti spesso drammatici, come il terrorismo in Argentina, il terremoto in Messico.
Ha commentato molte edizioni delle Olimpiadi. Attualità e sport sono stati il suo binomio vincente. È stato inviato speciale praticamente di quasi tutte le testate radiofoniche e televisive della Rai e docente nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Sassari..
I tre temi per il voto. 1. Muri. Fisicità e immaterialità di un ostacolo apparentemente invalicabile. 2. Sport. Poesia in movimento in una continua sfida tra se stessi e gli altri. 3. Bradipi. Elogio della lentezza, tra solitudine e silenzio.
Il tema e la narrazione, veloce ed efficace, hanno centrato l’obbiettivo. Risvegliare, nella coscienza di ognuno di noi, un’epoca che ha segnato pagine difficili della storia della Sardegna. Ma da cui l’Isola ha saputo uscirne con sofferenza e coraggio. Grazie, soprattutto, all’abnegazione delle forze dell’ordine dei tanti magistrati impegnati su questo versante. L’autore, ripercorrendo con la memoria quegli anni tormentati, racconta le sue esperienze in maniera forte, diretta e appassionante. La seconda edizione di “Banditismo” nasce con l’intento di rinnovare un successo che è già nei fatti, ripresentando, in una veste, aggiornata e migliorata, quello che è sicuramente un documento di grande valore storico.
Una imperdibile, accurata rendicontazione di un fenomeno terribile, come quello dei sequestri di persona, attraverso il racconto di un testimone di primo piano, un intellettuale controcorrente di qualità, come Mario Guerrini.
Questa seconda edizione è più curata e arricchita, frutto del lavoro dell’autore. Proporla, lo consideriamo un atto di rispetto per la cultura sarda e un doveroso impegno nella reminiscenza di quelle vicende. Non poteva esserci documento migliore per inaugurare la nostra nuova collana

Ore 19,15 – Incontro con Mario Guerrini
Presentazione dei libri Anonima sequestri (Iskra) e Banditismo. I segreti di un reporter televisivo (Alfa)
TEMA GIORNATA: La terra messa al bando
Casa Campidanese Puddu, Via Vittorio Emanuele 8/A
MAURO MORANDI E ANTONIO RINALDIS
MAURO MORANDI
Mauro Morandi, classe 1939, docente di educazione fisica in una scuola di Nonantola in Emilia, nel 1980 decise di anticipare il suo congedo dall’insegnamento e partire alla ricerca di una natura incontaminata. Insieme a due amici, dopo aver ristrutturato un catamarano, approdò sull’isola famosa per la sua sabbia color rosa dovuto a frammenti di coralli e conchiglie trasportati a riva dalle correnti marine.
ANTONIO RINALDIS
Insegna Filosofia e Storia presso il Liceo Moro di Rivarolo Canavese e ha collaborato con l’Università Cattolica di Milano, ove ha conseguito il Dottorato di Ricerca con una tesi su Albert Camus. In parallelo all’insegnamento ha pubblicato romanzi di viaggio, romanzi di pura fiction, saggi filosofici oltre a numerosi articoli comparsi su riviste internazionali. Per ultimo si sono convertito alla letteratura sociale.
Ore 18 – Incontro con Mauro Morandi e Antonio Rinaldis
Presentazione del libro Il guardiano di Budelli (Diarkos)
Coordina Manuela Orrù
NICOLETTA DOSIO
Nicoletta Dosio, nata a Rivoli (TO), il 18/01/1946 e residente in Bussoleno (TO). Sono un’attivista del Movimento No Tav da più di vent’anni, una delle fondatrici del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno. Da sempre impegnata nelle problematiche dell’ambiente, dell’istruzione e non solo.
Ritenuta colpevole di essere parte di quel grande movimento di donne e uomini che lottano per la loro terra – il movimento No Tav -, Nicoletta Dosio viene tradotta in carcere quando ha superato le settantacinque primavere senza però aver mostrato la benché minima intenzione di arrendersi alla devastazione e al saccheggio a cui il progetto del treno ad alta velocità ha condannato la Val di Susa, in Piemonte. Tra le sbarre delle Vallette di Torino, la Dosio riceve l’incredibile solidarietà dei tanti che, in Italia e non solo, riconoscono nella resistenza della Val di Susa un simbolo di tutto ciò che è necessario cambiare per riguadagnare la speranza di una vita davvero sostenibile. Al tempo stesso, nel carcere, Nicoletta divide il suo angusto spazio con un’umanità sofferente e perseguitata: costretta a pagare con la galera una vita di povertà e di stenti. Reagendo alla desolazione, Nicoletta intreccia un dialogo con ciò che è dentro e ciò che è fuori il carcere, strappando alla prigione i fogli che compongono il suo straordinario omaggio alla libertà. Con scritti di Haidi Gaggio Giuliani, Daniela Bezzi, Valentina Colletta, Emanuele D’Amico e Italo Di Sabato.
Presenta Fogli dal carcere. Il diario della prigionia di una militante No Tav.

Ore 19,15 – Incontro con Nicoletta Dosio
Presentazione del libro Fogli dal carcere (Red star press)
Coordina Debora Zucca
SABATO 16 SETTEMBRE
TEMA GIORNATA: Messi al bando tra giustizia e carcere.
Casa campidanese Onnis Pacini (Via Garibaldi 12)
DAVIDE STECCANELLA
Davide Steccanella, Bologna 1962, vive a Milano. Avvocato e giornalista pubblicista, difende, tra gli altri, Renato Vallanzasca e Cesare Battisti e scrive su «la Repubblica». Ha pubblicato Gli anni della lotta armata. Cronologia di una rivoluzione mancata (Bietti 2013, 2018), e quattro edizioni di Rivoluzionaria, agenda di 16 mesi (Mimesis, 2016, 2017, 2018 e 2019).

Ore 18 – Incontro con Davide Steccanella
Presentazione dei libri La giustizia degli uomini (Mimesis) e Gli anni della lotta armata (Bietti)
Coordina Federico Serratore
PAOLO PERSICHETTI
Condannato a 22 anni per appartenenza alle Brigate rosse trascorre 11 anni in esilio a Parigi.
Estradato, sconta la pena fino al 2014. Nel 1999 pubblica Il nemico inconfessabile. Nel 2007 Esilio e Castigo. Nel 2017 con Marco Clementi ed Elisa Santalena dà alle stampe Brigate rosse, dalle fabbriche alla campagna di primavera. Nel 2021 La Polizia della storia, la fabbrica delle fake news nell’affaire Moro. Dal 2008 ha scritto su Liberazione,
il Garantista, il Riformista, l’Unità. Attualmente gestisce il blog «
Insorgenze.net» che tratta le questioni storiografiche degli anni Settanta.
A Stràngius presenta “Esilio e castigo. Retroscena di un’estradizione” (Città del Sole) e “La polizia della storia. La fabbrica delle fake news nell’affaire Moro” (Deriveapprodi)

Ore 19,15 – Incontro con Paolo Persichetti
Presentazione dei libri Esilio e castigo. Retroscena di un’estradizione (Città del Sole) e La polizia della storia. La fabbrica delle fake news nell’affaire Moro (Deriveapprodi)
Coordina Maria Grazia Medda

DOMENICA 17 SETTEMBRE
TEMA GIORNATA: Messi al bando perché da una parte e fuori dal sistema
Sagrato Chiesa San Leonardo
ALBERTO MARQUARDT
Nato in Argentina (Mar del Plata) nel 1953.
Militante della sinistra rivoluzionaria, è stato arrestato nel dicembre 1975 e imprigionato per quasi 5 anni in diverse carceri della dittatura.
Nell’aprile del 1976 fui trasferito al carcere di Coronda, dove rimase incarcerato per tre anni e mezzo, fino allo smantellamento del carcere.
Nel luglio 1980 fu assegnato alla residenza nella città di Rosario (arresti domiciliari) e nel luglio 1981 potè partire per il Brasile. Alla fine dello stesso anno ha ottenuto asilo politico in Francia dove ha vissuto fino ad oggi.
In Francia, ha studiato cinema all’Ecole Louis Lumière e in seguito ha lavorato come direttore della fotografia nel cinema e in televisione.
Nel 1995 ha realizzato il primo film documentario: “Yo sor Alice”, sul rapimento e la scomparsa in Argentina di Alice Domon e Leonie Duquet, suore francesi, insieme alle prime Madri (fondatrici) di Plaza de Mayo, nel dicembre 1977.

Ore 18 – Incontro con Alberto Marquardt
Presentazione del libro Grand Hotel Coronda: racconti di prigionieri politici sotto la dittatura argentina, 1974-1979. La giustizia degli uomini (Albatros)
Coordina Melania Nocco
LUIGI DE MAGISTRIS
Nato a Napoli il 20 giugno 1967. Diplomato al liceo classico “Pansini” di Napoli nel 1985. Dopo il diploma si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza di Napoli, all’Università Federico II, dove ha conseguito la laurea a 22 anni, con 110 e lode. Nel 1993, a 26 anni, ha superato il concorso in magistratura.
La storia di Luigi de Magistris è la storia di un uomo delle istituzioni che è stato tradito, più volte, dalle istituzioni. Giovane
magistrato fedele alla Costituzione, dalla prima linea della Calabria si ritrova a indagare su un inquietante intreccio di corruzione, mafie, logge e lobby radicate nello Stato. Un sistema che depreda il denaro pubblico e coinvolge politici sia di centrodestra sia di centrosinistra, grandi imprese, settori della magistratura e delle forze dell’ordine, con il collante della massoneria deviata. Giunto al cuore del sistema, de Magistris viene travolto da interrogazioni parlamentari, ispezioni, procedimenti disciplinari e penali, bombardamenti istituzionali fin dai vertici più alti dello Stato. E quando infine gli viene strappata la toga di dosso, l’allora presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara commenta: «Il sistema ha dimostrato di avere gli anticorpi». Ma de Magistris ha proseguito in direzione ostinata e contraria, dimostrando che si può stare nelle istituzioni ma fuori dal sistema. Nel 2011 viene eletto sindaco di Napoli contro tutto e tutti. Una rivoluzione che ha trasformato Napoli nella città dell’acqua pubblica, dei beni comuni, del riscatto culturale e turistico, sconfiggendo l’emergenza rifiuti, le inflitrazioni della camorra e l’ostilità dei partiti, dei governi e della regione Campania.
A Stràngius presenterà il libro “Fuori dal sistema”, “il racconto di una vita dedicata al bene comune, senza mai cedere a compromessi. Ma è anche uno sguardo rivolto al futuro del Paese, oppresso non solo dal sistema criminale che de Magistris ha combattuto da pm, ma anche da un pensiero unico liberista a cui urge proporre un’alternativa”.

Ore 19,15 – Incontro con Luigi De Magistris
Presentazione del libro Fuori dal sistema (Piemme)
Coordina Elisa Carboni